Living lab
Cosa è un Living Lab
I Living Lab sono ecosistemi di innovazione aperta che promuovono la collaborazione e la co-creazione tra cittadini, istituzioni, aziende e comunità accademiche ed organizzazioni non governative. Questo approccio consente di affrontare sfide complesse con soluzioni innovative, sostenibili e condivise, basandosi su una metodologia che unisce partecipazione attiva, sperimentazione pratica e adattamento iterativo.
La Metodologia Living Lab
La metodologia dei Living Lab si fonda su cinque pilastri fondamentali:
- Co-creazione: La collaborazione tra stakeholder diversi permette di sviluppare soluzioni condivise e pertinenti, integrando prospettive multiple per rispondere a bisogni specifici.

- Coinvolgimento utente-centrico: Gli utenti finali sono attivamente coinvolti in tutte le fasi, dalla definizione dei problemi alla sperimentazione e valutazione delle soluzioni, per garantire la loro efficacia e accettazione attraverso l’adozione di tecniche di nudge per influenzare positivamente i comportamenti individuali e collettivi, incentivando scelte sostenibili senza imporre obblighi.
- Sperimentazione in contesti reali: I Living Lab operano in ambienti autentici, come città, quartieri o scuole, per testare soluzioni innovative in situazioni quotidiane, migliorandole attraverso un ciclo iterativo di feedback e ottimizzazione.
- Collaborazione multidisciplinare: La sinergia tra competenze di vari settori consente di affrontare problematiche complesse con una visione sistemica, combinando know-how tecnologico, sociale ed economico.
- Innovazione aperta e iterativa: Il processo si sviluppa attraverso fasi di ricerca, prototipazione, test e miglioramento continuo, con una condivisione aperta dei risultati per favorire l'apprendimento collettivo e la scalabilità.

COSA È UNO URBAN LIVING LAB
Gli Urban Living Lab (ULL) rappresentano l’adattamento del modello di Living Lab alle realtà urbane, affrontando questioni come la sostenibilità, l’efficienza energetica, la gestione delle risorse, la mobilità e la rigenerazione urbana. Mirano a trasformare le città in laboratori a cielo aperto, dove innovazioni sociali e tecnologiche vengono sviluppate e testate in collaborazione con cittadini, istituzioni, accademici e imprese. Gli ULL si caratterizzano anche per l’uso di tecnologie avanzate, come sensori e piattaforme digitali, che facilitano la raccolta di dati e il monitoraggio. Inoltre, sono spesso sostenuti da politiche pubbliche e strumenti di governance partecipativa, fondamentali per garantire la sostenibilità a lungo termine delle iniziative.
Principali fasi degli ULL in armonia con la metodologia generale:
- Esplorazione e progettazione condivisa: Questa fase coinvolge la comunità urbana per identificare una visione condivisa e le esigenze prioritarie del territorio. Si pone particolare attenzione alla diversità degli stakeholder per garantire la rappresentatività.
- Sperimentazione sul campo: Soluzioni innovative vengono implementate in contesti reali, come quartieri, infrastrutture o servizi pubblici, per promuovere cambiamenti visibili e significativi.
- Valutazione e diffusione: Dopo la sperimentazione, si analizza l’impatto delle soluzioni adottate, tenendo conto degli aspetti economici, ambientali e sociali. I risultati vengono condivisi con la comunità per incoraggiare la replicabilità e l’adozione su scala più ampia.
COSA È UNO SCHOOL LIVING LAB
Gli School Living Lab (SLL) applicano i principi del Living Lab al contesto educativo, trasformando le scuole in ambienti di apprendimento collaborativo e sperimentale. Gli SLL sono progettati per coinvolgere studenti, insegnanti e comunità scolastiche in progetti che promuovono la sostenibilità, l’economia circolare e l’innovazione pedagogica. Gli SLL offrono un ambiente dinamico e motivante, dove i giovani non solo apprendono nozioni teoriche, ma sviluppano competenze pratiche e progettuali attraverso un approccio basato sull’esperienza diretta e sulla collaborazione.
Principali fasi degli SLL in armonia con la metodologia generale:
- Esplorazione e progettazione partecipativa: Studenti e docenti lavorano insieme per identificare temi rilevanti, come il cambiamento climatico, la gestione dei rifiuti o la biodiversità, e per definire obiettivi concreti.

- Sperimentazione pratica: Vengono sviluppati e realizzati progetti concreti, come la creazione di strumenti didattici, laboratori creativi, campagne di sensibilizzazione o prototipi di soluzioni tecniche. Questo passaggio si avvale di metodologie innovative come il tinkering, che stimola la creatività e il problem solving, e il nudge, che incoraggia comportamenti sostenibili con interventi leggeri.
- Valutazione e apprendimento: Si analizzano i risultati ottenuti, sia in termini di competenze acquisite dagli studenti sia di impatto del progetto sulla comunità scolastica e sull’ambiente.
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